martedì 15 dicembre 2015

La giornata No. Come superare l'apatia (non so come fare)


La giornata No.
Capita a tutti no?
No, no, no, no e no. Pare che sia la mia parola del giorno...cominciamo col ringraziare la pazienza che portano le persone che mi stanno accanto!

Volevo fare un post simpatico ma oggi proprio no, è la giornata No! Chi te l'ha fatto fare, direte giustamente voi...e invece no, io scrivo!

Perché non fare un elogio a questa giornata? Voglio dire...capita a tutti, super spesso, ma altrettanto spesso non se ne parla. Forse perché effettivamente si tende a non voler far sapere i fatti propri a tutto il mondo e quindi ci si tiene dentro tutto...ma la giornata No mica è dovuta a qualcosa in particolare, è No e basta!

Ad ogni modo, eccoci qui a parlare della mia giornata No.
Non inizia per un motivo preciso, è così, eppure mi alzo dal letto sempre alla stessa ora, scendo sempre con lo stesso piede (ecco forse abbiamo già trovato il primo problema, la routine?!) però quando apri gli occhi ti senti uno strano peso addosso (non è il gatto che dorme sulla tua pancia, è più il cinghiale del digestivo Brioschi. Allora abbiamo già risolto. Cattiva digestione.)
E quindi? Cosa fai?
Opzione 1: resti a letto.
Opzione 2: ti alzi incazzato come una biscia.
Qualsiasi opzione tu scelga lo smaronamento non passa (e poi al lavoro bisogna andarci, mica puoi chiamare dicendo "bel sono smaronato, me ne resto a letto col cinghiale. Passo e chiudo.") quindi tanto vale che ti rotoli giù dal letto.
Vai in cucina senza la voglia  di metterti su il caffè, ma le giornate No hanno uno strano potere, ti fanno trovare il caffè (freddo) nella moka!

Lo so che questo in realtà è il super potere di madre, ma spero non se ne abbia a male se il merito se lo prende la giornata No.

Giro venti secondi il caffè nel microonde (lo so, fa schifo, ma non credo ci sia bisogno di aggiungere altro) apro la dispensa e..no. Non ho voglia di far colazione.
Chiudo la dispensa, faccio un piombino di caffè e mi chiudo in laboratorio.

Ci provo a contrastare la mia apatia ma in un men che non si dica inserisco la modalità "catalessi" e via che le ore passano veloci!
Di già ora di pranzo?!
E io che cosa ho fatto in queste ore?! Bene! A smaronamento  aggiungiamo smaronamento.
"Giulia cosa vuoi mangiare?"
"Boh"
"Vuoi questo?"
"No"
"Vuoi quest'altro?"
"No"
...
Grazie per la pazienza papà!

Caffè. Passacuore.
Adesso basta. L'apatia mi sta facendo salire l'astio, mi sta facendo tornare una quindicenne incazzata quindi decido di prenderla furbamente in contropiede e scrivo.
Ammetto in tutti questi anni di non aver mai preso in considerazione la scrittura, poi lo psicologo mi ha consigliato di iniziare a buttare nero su bianco i miei pensieri e...ammetto che è DAVVERO terapeutico. Poi ho fatto un passo in più e ho deciso di tediare tutti scrivendo un blog...in realtà lo so che state ghignando alle mie spalle!

Scrivendo l'umore migliora, mi metto in un'altra ottica e cerco di capire che cosa mi passa per la testa. Che cosa accade oggi?
Preoccupazioni: il lavoro. Ammetto che le cose non vanno come vorrei, ho paura che possano non prendere la piega che desidero, però mi dico anche che le cose non  possono andare sempre bene e che i fallimenti spesso e volentieri nascondono grandi soddisfazioni, che prima o poi arriveranno. Arriveranno vero??
Sono oramai cinque anni che ho intrapreso questa attività, anni impegnativi fatti di tanti sacrifici dove sto dando l'anima per queste progetto.
Step superato, decido che vada come vada questo progetto è la mia vita quindi sono pronta ad accogliere a braccia aperte i miei momenti no e di sconforto, ne faccio tesoro e ne esco più forte di prima!
Nostalgia: brutta bestia! Nostalgia di cosa poi? Non lo so nemmeno io, lo ammetto. No in realtà lo so...però mi sento tanto una bimbetta a dirlo...e invece che c'è di male? Non vedo L da quasi due mesi e si, mi manca, tantissimo. Ancora 48h e tornerà in Italia, mi fa strano che siano più pesanti da sopportare gli ultimi giorni che i mesi...vabbè!
Adesso cosa facciamo? Saltiamo a piè pari allo step successivo!
Futuro: a chi non preoccupa? A tutti! Cosa mi preoccupa?
Il lavoro, il non aver ancora trovato la mia strada, lo ammetto, ma so che arriverà il momento prima o poi.
La partenza, ancora un mese e me ne andrò a Cape Town per qualche mese, le emozioni che ora provo sono un mix di felicità e preoccupazione, è tutto un casino ma sono sicura che sarà un fantastico casino, non sarò sola e la partenza sarà l'inizio di una fantastica avventura sia mia personale, sia lavorativa, sia di coppia.

Insomma tutto questo papiro per cosa? Per dirmi "ma di cosa ti preoccupi!"
Che ridere ti alzi la mattina pensando che il mondo ti sia avverso poi basta davvero poco per cambiare ottica e trovare della positività anche nelle giornate No!
Quindi ora trasformano la giornata No in mezza giornata Si, respiro profondo, sorriso e via che si riparte!!

JuBi

2 commenti:

  1. Hai fatto bene a scrivere, dipanare le sensazioni, dare un nome ai sentimenti confusi rende tutto un po' meno nero e le giornate possono trasformarsi.
    Sarà un'avventura, vivila con il cuore aperto.
    Un bacio
    la effe

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